Daniele Ninarello

Artista associato

Daniele Ninarello è un artista attivo nel campo delle performing arts. Il suo linguaggio coreografico si articola attraverso una costante ricerca di movimento che mette al centro il “corpo vivo” come luogo di mediazione. I suoi lavori sono spesso costituiti da pratiche di movimento che si dispiegano in una dimensione coreografica esperienziale, dove i corpi sono spesso orientati e tenuti in vita da una coscienza collettiva.

Dopo aver frequentato la Rotterdam Dance Academy danza con svariati coreografi internazionali (tra cui Bruno Listopad, Barbara Altissimo, Meekers Uitgesprokendans, Virgilio Sieni, Sidi Larbi Cherkaoui), dal 2007 porta avanti una propria ricerca coreografica e di movimento e presenta le sue creazioni in diversi festival nazionali e internazionali.

Nel 2013 fonda, insieme alla danzatrice Marta Ciappina, l’Associazione CodedUomo con la finalità di diffondere e promuovere il suo lavoro di ricerca in Italia e all’estero. Lavora anche a progetti formativi e negli ultimi anni collabora come docente con centri nazionali e internazionali.

Daniele Ninarello è artista associato di Oriente Occidente a partire dal 2020.

La ricerca NOBODY NOBODY NOBODY. It's ok not to be ok nasce dall'esperienza autobiografica dell'autore e si manifesta come processo totalmente aperto, un discorso danzato che indaga le memorie e le tracce lasciate sul corpo dalla cultura del controllo, della violenza e dell’offesa.

Il lavoro, sottotitolato Appunti, celebrazione e proteste di un corpo vulnerabile, è stato sviluppato da Daniele Ninarello durante una prima residenza artistica svoltasi nel Settembre 2020 in parte negli spazi di Oriente Occidente Studio e in parte nelle sale museali del Mart Museo d'arte contemporanea di Trento e Rovereto e poi ripreso nel 2021 durante svariati periodi di prova a Rovereto.

NOBODY NOBODY NOBODY - It’s ok not to be ok mette al centro il corpo nella sua intimità e nella sua relazione con lo spazio pubblico. Azioni danzate solitarie e meditative, nate durante l’isolamento, diventano protesta, denuncia e condivisione di un corpo in trasformazione.

Il lavoro si articola su più azioni, che l'autore definisce come proteste, e ha finora portato alla realizzazione di un'installazione artistica aperta al pubblico e realizzata nelle sale del Mart durante la 41° edizione di Oriente Occidente Dance Festival. In essa, una serie di discorsi danzati raccontano un flusso di coscienza del corpo che ri-attraversa sensazioni e memorie, le tracce lasciate dalla cultura della violenza e dell’offesa, per permettere che vengano sostituite invece da gestualità fluide e permeabili.

Sempre nel 2021 NOBODY NOBODY NOBODY. It's ok not to be ok ha preso anche la forma di uno spettacolo in assolo interpretato da Ninarello e presentato in una sala dedicata sempre all'interno del Mart di Rovereto.

Con il 2022, infine, la performance si unisce alla ricerca laboratoriale grazie alla condivisione della residenza con studenti e studentesse di tre scuole trentine nel progetto NOBODY NOBODY NOBODY. It’s ok not to be ok. Collective experience.

Lascio che tutte le immagini scorrano, le celebro, le lascio andare. Lascio che crollino le difese. Lascio le memorie della carne risalire in superficie, le memorie che qui ora congedo. Più nessuna resistenza, nomino ogni ferita, e lascio che la pelle pronunci tutte le tracce ancora rimaste. Mi prenderò cura di questo corpo fratturato. Mi confondo con tutti, mi confondo in tutto. Faccio silenzio e intorno ogni cosa risponde. Svuotare svuotare svuotare, tutta la parete frontale della mia testa, del mio petto.

- Daniele Ninarello

Il percorso di gestazione della creazione Pastorale di Daniele Ninarello inizia nel 2019 con una residenza artistica negli spazi di Oriente Occidente Studio nei mesi di giugno e luglio. La ricerca verte sul tema della riunificazione, del ritrovare attraverso una forma ‘rituale’ quell’intonazione del proprio corpo con il tutto.

Lavorando con la sua compagnia, l'obiettivo è quello di partire da pratiche anatomiche singolari per arrivare a comporre la dimensione spaziale e coreografica del rituale. La danza si fa strumento per emergere da sé e accedere all'altrove, per unirsi a ciò e a chi è prossimo a noi.

È proprio attraverso il movimento che in questo studio i danzatori arrivano ad allineare il proprio corpo a un ritmo comune e universale in una progressiva accordatura tra corpi.

Un parossistico gioco di ripetizione nel tentativo del singolo di provare a emergere da sé. Un processo mantrico il cui scopo sarebbe l’avvicinarsi gradualmente, allineandosi al collettivo.

La ricerca è poi proseguita nel 2020 con altri momenti di residenza artistica e tutoraggio che hanno infine portato alla presentazione di Pastorale in versione site specific alla Campana dei Caduti di Rovereto, durante la 40° edizione di Oriente Occidente Dance Festival.

«Pastorale è un corpo globale, aperto, disponibile; è una pratica messaggera di un senso di cooperazione perduto, di una volontà di costruire e di far sentire la permeabilità piuttosto che la difesa.»

- Daniele Ninarello

danieleninarello.it