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01/09/2018 - 18:30

Auditorium Melotti

Excelsior

PRIMA ASSOLUTA
COPRODUZIONE ORIENTE OCCIDENTE


Il Gran Ballo Excelsior, creato nel 1881 al Teatro alla Scala da Luigi Manzotti, su musica di Romualdo Marenco, è uno dei titoli cardine del repertorio ballettistico italiano tardo-ottocentesco . Creato in anni cruciali per l’affermazione dell’identità moderna e per l’esaltazione del progresso, celebrato quest’ultimo attraverso la messa in scena di conquiste ingegneristiche come la costruzione del traforo del Cenisio, il Gran Ballo Excelsior è “un’azione coreografica, storica, allegorica, fantastica” basata sulla lotta tra Luce e Oscurantismo. Scriveva Manzotti nelle note al programma di sala al debutto: “È la titanica lotta sostenuta dal Progresso contro il Regresso ch’io presento all’intelligente pubblico milanese: è la grandezza della Civiltà che vince, abbatte, distrugge, pel bene dei popoli, l’antico potere dell’Oscurantismo che li teneva nelle tenebre del servaggio e dell’ignominia”. Sono gli anni delle Esposizioni Universali, dell’imperialismo coloniale e dell’affermazione del concetto di identità nazionale e del suo immaginario di riferimento. Partendo da queste premesse, Salvo Lombardo, artista associato al Festival Oriente Occidente per il biennio 2017-2018 prova a rileggere Excelsior interrogandosi su quale sia oggi l’eredità culturale di quell’idea di Occidente della fine del XIX secolo. Quali iconografie e quali immaginari del Gran Ballo Excelsior riemergono oggi, in forme apparentemente diverse, nelle rappresentazioni degli “altri”, nel disegno dei corpi, e nella negoziazione delle relazioni tra Europa e “resto del mondo”. Ispirato da questi interrogativi, Lombardo non lavora su un re-enactment del Gran Ballo quanto piuttosto a una sua ri-mediazione che disperde le tracce della matrice soffermandosi sugli immaginari stereotipici che il presente ripropone attraverso i suoi linguaggi, le sue raffigurazioni e i suoi media. Così, abbandonata rispetto all’archetipo la struttura a quadri, Lombardo e il suo gruppo di lavoro costruiscono un affresco contemporaneo unitario per un nutrito gruppo di danzatori su una partitura musicale originale, con l’obiettivo di leggere l’esperienza del passato in modo critico, attraverso i linguaggi della danza contemporanea e dell’arte visuale.


salvolombardo.org

Ideazione, coreografia e regia Salvo Lombardo
Collaborazione coreografica  Daria Greco
Consulente culturale Viviana Gravano
Musiche Fabrizio Alviti
Disegno luci e video Daniele Spano e Luca Brinchi
Contributi filmici Isabella Gaffe
Video Homo Homini Lupus Filippo Berta
Costumi Chiara Defant
Organizzazione Sabrina Chiarelli
Responsabili tecnici Loris Giancola e Luca Giovagnoli
Danzatori Jaskaran Anand, Cesare Benedetti, Lily Brieu, Lucia Cammalleri, Leonardo Diana, Fabritia D’Intino, Daria Greco
E con i partecipanti al workshop Around Excelsior Alessandra Piano, Alessandra Sparano, Emma Saba, Erika Boschiroli, Eva Campanaro,  Silvia Girotti, Veronica Corradini.
Coprodotto da  Festival Oriente Occidente, Théâtre National de Chaillot, Festival Fabbrica Europa, Romaeuropa Festival, Versiliadanza
Con il contributo di MiBACT – Ministero Beni e Attività Culturali e del Turismo
Con il supporto di Teatro della Toscana / Pontedera Teatro, ACS Abruzzo
Grazie a Residenze coreografiche Lavanderia a Vapore 3.0 / Piemonte dal Vivo
Durata 60’